Poesia

L'ULTIMO

Puoi sentire il fragore dell'odio,
dove cognizione non alberga.
Lo vedi, il mostro,
concepito dal tuo seme,
gravido, nudo,
rannicchiato
sulla terra che gli hai sottratto.
Dalla cricca dei colti
si ergono lance di giudizio.
Da loro che Sanno,
che conoscono l'uomo.
Ed io?
L'ho carezzato
come un Giuda qualunque,
mostrandogli il mondo
con gli occhi dell'inganno.
Fachiro sulla vostra perfidia
è l'Ultimo.
Ergete le vostre lance
e all'ultimo fra gli ultimi
noi, renderemo conto.

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