Poesia

filastrocca

al margine oscuro di questa foresta
c'è un'oasi di miele testuggini e stagni
ci nuotano i teschi arrembati dal vento
ci bevono bocche coperte di squame
ci giocano gnomi svenduti alla sorte
quaranta galassie una sola coorte
quaranta lebbrosi alle porte del cielo
implorano grazia ricevono gelo
la gerla riempita con tanta pazienza
l'avessero un giorno svenduta a tre soldi
al primo venuto alla prima occasione
ché il tempo è maldestro e la morte gattona

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