Trascino per strada i pensieri
appestati di ciò che sono stati
e di contagi pregressi
spettri timidi e furtivi
in questi meravigliosi viali
a ristagnar tra le menti
che passeggian tranquille
ognuna a portar la croce
su quel calvario
futile frusto e imperfetto
nel suo cullar di paure
e di carezze d'orrori
E m'affido alle illusioni
nella nostalgia d'illudermi
d'incertezze e di vita
o d'un passato che non c'è più
e d'un futuro che non conosco
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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Poesia