Vivo la stanchezza dei miei anni
dall'alto eremo di tutto ciò che comporta
questa mia età
nell'inutilità d'averla adesso
mista all'assurdità di doverla perdere
e poi nel rammarico d'averla avuta
con la delusione nell'interiorità
del privilegio d'averci convissuto
sapendo già che un giorno
avrei dovuto perderla
E sogno un grembo spazioso
grande come questa età
dentro cui piangere
per chissà quali errori non commessi
tormenti rabbrividiti
da chissà quale ipotetico futuro
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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