Poesia

Dicevano…nessuno sarà abbandonato…

Attingo

dai libri d'un mio amico
di qualche secolo fa

l'insegnamento bellissimo
d'amare la vita

in cui non fosse spettacolo

né il dolore della miseria
né l'invidia della ricchezza

E così

nell'anima del fanciullo
che vive ancora in me

sopporto sentimenti

che s'aggrappano dolorosamente
ai tormenti quotidiani

lezioni dure ma vitali

a farmi comprendere
gli insegnamenti necessari

per viver ogni esperienza
dentro aloni d'euforie

e farmi divenire
eroe del mio tempo

anche se avvolto

nelle candide nebbie
delle false illusioni

E in questo finto entusiasmo

arrivano crisi esistenziali
a ingannare le menti più deboli

nel disprezzo
di tutto ciò che è arte

Là resto invischiato
con demagoghi poco intelligenti

che convogliano
alla propria convenienza

sbandati d'ogni ceto

e in quella spietata realtà
uccidono qualsiasi talento

Mi ritrovo infine prigioniero
nelle mie insoddisfazioni

ora che il mio tempo
non ha più tempo

confessione intima
a raccontare tutte le maschere

che la vita ha appioppato
a difesa del mio fare

Non mi resta altro
che ringraziare questa disumanità

perché nella mia solitudine

la sua demagogia

diventa povertà da ricordare
quanto meno per non annoiarmi

e poter capire ora che è tardi

di saper ricordare
il passato che ho perso

senza aver contezza
del futuro che non avrò
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù

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