il silenzio non è l'opposto della parola, il luogo in cui la parola affonda e si inabissa, il silenzio è una dimensione complementare e immanente alla parola / logos. il silenzio, piuttosto, si contrappone alla chiacchiera, al rumore, alla ciarla quotidiana, all'entropia del pourparler. il silenzio è il custode della sacralità della parola, una sorta di spazio numinoso che circonda il linguaggio, allo stesso modo di un orizzonte che chiude e apre, circonda e abbraccia, facendo intuire la trascendenza e l'ulteriorità dell'ineffabile.
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