"Rimpiango la cortesia di una volta
quale ammorbidente per l'angoscia"
Così sussurra il cuore
folgorazione intime
mentre qualcosa di celato
ribolle nel sangue
un tempo dimora di nobiltà
e ora magma balenato
che saetta tra dune di paure
È come se ardimenti innati
avessero lasciato il posto
a una varietà di timori
essenze del vuoto
con il "nulla" intorno
luci sinistre in deserte pianure
periferie di sentimenti inesistenti
costantemente illuminate
d'afflizioni e tormenti
che le accendono d'indescrivibili noie
in giorni d'ebbrezza e d'assuefazione
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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Poesia