Poesia

litania funebre

l'onda della sera accarezza i volti
sulle foto ingiallite.
una sfilata di corvi rallenta
sgranandosi a perdita d'occhio
fra baie e strapiombi.

il veggente sorveglia, fedele
al cimitero in riva al mare.
rumina una preghiera
dietro gli occhi di nebbia,
detriti che salgono al cielo,
schegge di luce avvoltolate
agli schizzi marini.

qualcosa fruga sotto il pietrisco
in cerca di avanzi.
forse una scolopendra.
forse un beato
dal volto di ramarro.
e quando la pioggia infuria
annegando i fuochi fatui
ad uno ad uno,
la luna languisce nel buio
bivaccando sulle onde.

blindato in quella garitta nera,
angusta come una fossa
il veggente capovolge la clessidra
e irrora i polmoni di incenso.

la smorfia di un santo irrompe
riflessa sul vetro
delle lampade votive.

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