sei a casa tua,
in questa accolita
di apprendisti del disastro.
bracconieri del Nulla,
esegeti del Silenzio,
professioniste del massacro.
sei sempre stato a casa tua, qui.
c'è il vecchio habitué
che rumina sillabe di fronte alla stufa,
parlando ai fantasmi.
un tizzone d'inferno mancato,
in eterno dissidio con se stesso.
con lui hai condiviso il pane
e i brindisi alla salute dei santi.
in questa cantina diruta
sarai sempre a casa tua.
di notte, le crepe sul muro
ti mostrano Orione.
montagne di stelle
avvinghiate da cirri di acanto.