Poesia

Mi sono accorto che so ancora piangere

Tocco con delicatezza la vita

amandola

con pensieri dolci e gesti teneri
e accettandola nelle sue facce d'illusioni

Solitario e amico di ciò che m'attornia

abbraccio le mie emozioni nella quiete interiore

non nascondendo al cuore

quel che d'illecito esprime nei suoi battiti
e nella loro tormentata agitazione

Io

tessitore adunco a me stesso
delle mie afflizioni e delle mie attese ansie

vissute dentro i meandri vorticosi
che i giorni m'impongono

declino all'infinito
gli attimi ondeggianti del mio silenzio

su cui veleggio col mio pianto

cullandomi

nell'intento non facile

curve a gomito chiuso

d'addormentare i tormenti

tenuti svegli da spire di lacrime
e piume pungenti di vivere

volteggi spinosi di ciglia inumidite

a sollecitare al dolore il tempo che scorre

E mi par d'ascoltare
ancora la voce dell'anima che dice

"spiacente mio caro,la vita che hai sognato, non è al momento ancora disponibile"
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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