Poesia

Requiem

un crepitio di luci al neon
e comete, stipate
a ridosso dell'orizzonte.
e questa ghenga di stelle arroganti
in riva al fiume,
tra canne che svettano
a bucare il cielo gocciolante
e melenso.

un rosario estinto
viene a riempire il cavo
della tua mano.
ritorni a vogare silente
tra memorie luttuose
di campi di stoppie.
sarebbe bastata una sola emissione
di fiato a salvare quel Nome,
intravisto fra le righe sfocate
di un racconto mal digerito.

adesso il fantasma del sole
si aggira tra cumuli di rifiuti,
cloache infestate da demoni,
angeli ammaestrati
e manichini.
al capezzale del figlio
un padre poggia la mano tremante
sul cuore del figlio agli sgoccioli,
in quella sala rancida e smunta
sotto un tetto di cenere.

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