Occhi che si evitano
e s'incontrano
in sussulti di simulato turbamento
arie di calma apparente
a pervadere di paura
vite mascherate di artefatto coraggio
e da flussi di rabbie falsificate
represse in bizzarre tristezze
ceneri di presunte vergogne patite
E lanciano sguardi di macabri intenti
nel mare dell'incoscienza
che si propagano velocemente
fino alle loro menti
incrostate dalla loro stessa merda
E vampate d'estasi represse
esplodono in flebili gemiti
tra ombre d'incredulità
mentre avide emozioni
compiono avvincenti incantesimi
d'avventatezze mai messe in discussione
nella capacità di nascondere
miscugli d'infelicità
Cuori obesi di preghiere
ghermiti dai fremiti delle tempeste
che sconvolgono l'Umanita
a battere ritmi di fragili pensieri
misti a perdute speranze
ombre di sorrisi oltre i sentimenti
che ne provocano i battiti
e celebrano il viver di tutte le morti
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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Poesia