Poesia

Io,sessantasettenne,rincorro la mia vita

Vivere momenti difficili
con l'identità a vacillare
e la dignità a passeggiare
sull'orlo del precipizio
allorquando si scatenano
le pesti nere dalla paura
e i dogmi si mettono
a traballare sui loro piedistalli
D'improvviso realizzare
che ciò in cui hai sempre creduto
non vale più niente
a vedere le violenze moltiplicarsi
e divenire più pesanti
ritrovandosi con l'insicurezza
dei propri diritti di Uomini
a soffocare l'ostinazione delle voci
che nell'interiorita di ciascuna fede
vivono in contestazione
i tormenti d'ogni coscienza
e esplodono
abbattendo tutte le certezze celesti
E mi sorge il dubbio
che sia proprio una grande Verità
ammettere che si stava meglio
quando si stava peggio
E allora accetto immobile
questo ambiente inospitale
scalfendo appena
i negativi pensieri
che invadono la mente
e alzando al di là degli occhi
la linea d'orizzonte
con chi vuol lasciare il segno
E mi rifletto dentro le paure
nel fondo della mia dignità
d'uomo a rischio
tumorato e cardiopatico
in quest'atmosfera
surreale e diffidente
che ispira compassione
nella sua pietà immensa
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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