Protagonista d'eteree collegialità
m'intrufolo in somiglianze ricercate
che possono soddisfare i vizi
e che divengono ancor più desiderate
quanto più sono impregnate di sofferenza
Stravagante e audace nell'anima
m'appago spesso col senno del poi
nell'orgoglio non tanto celato
di sentirmi immune da pretestuosi criteri
e indesiderati preavvisi
perdendomi alcune volte
in meandri di parole non scritte
quando m'assale il blocco dell'ispirazione
e mi ritrovo a fidarmi soltanto del mio naso
con cui fiuto oscuri presagi in tempo reale
ruderi dei pensieri sparsi nei tunnel
dove smarrisco la voglia di donarmi
sentieri di morte poetica
dove non esprimo più ciò che penso
e dove passo il tempo oziando
e ricordando i miei inizi in attesa della fine
E mi gusto così il piacere
di non esser vissuto invano
continuando a sognare tra le speranze
nel desiderio di riempire i miei vuoti
e rinascere da questa vecchiaia
in una nuova e appagante giovinezza
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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