Soffre il cuore
le ferite di tante battaglie
sanguina mesto consapevole
di non lenir sofferenze
nel dolore dei battiti
non più convinti di viver la vita
stanco delle carezze mai ricevute
e logorato da sforzi mal ripagati
Spento
muto
stordito
tormentato
annullato
scandisce d'inerzia il suo tempo
nell'itinerante crepuscolo
che spinge la veglia lontano dal suo pulsare
nel torpore che insinua la rassegnazione
piuma leggera a sfiorare la vita
che s'avvia all'estasi dormiente
E potrebbe così esser contento
a chiuder d'euforia
i disincanti vissuti
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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