Cosciente dei miei limiti
vivo il mio momento
verso la storia
specchio eterno infrangibile
del vivere quotidiano
Gocce di pianto fertile
cadono infelici sull'anima
a donar linfa a boccioli di poesia
germogliati tra rivoli d'amore
giurando fedeltà alle passioni
nonostante nei loro fondali profondi
venti di primavera
soffiano tra pensieri emotivi
la cui intensità ricurva
rischia di farli appassire
E io resto relegato in fondo al capire
a chiedermi il perchè di quel buio
a guardare la mia ombra evocare la vita
E recito le mie poesie calde e chiare
al piacere soave d'anime patriottiche
dolci e senza tornaconti
a rammentare al mio ansimante respiro
il diritto di tutti gli uomini
a restare liberi in questo mondo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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