Puzza di pensieri infami
inacidisce d'acredine
la fragilità del dolore
pugni nella mente
a gelare gl'istanti d'impotenza
e gl'istinti che avvolgono il volere
abbracci d'ignoranze
carezze d'odio di gratuita generosità
mi sembrano sberle d'angosce
vergogne della coscienza che si arrogano
il diritto di giudicare le emozioni
E mi rassegno alle asprezze
procacciate dalla mia fierezza
realtà suggestiva
formata da disarmonici accordi
a far piangere
senza lacrime il cuore
nel ritornello continuo
che con l'orgoglio non si mangia
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
Destrierodoc @ tutti i diritti riservati