Poesia

Amarti (alla mia Cefalù)

dove il tuo divino golfo
volge a levante

siedo ogni dì

a cullarmi ancora
nel tuo grembo

mentre in me vive
il tuo alito immortale

Cefalù

io canto le tue pietre
e il tuo mare

e la dignità che t'appartiene

Fino a che l'onde
strusceran la tua riva

e il sole ne scaldera' le creste

fino a che il mare
pascera' i tuoi figli

e il suo amore
ne avvolgera' le menti

sempre rimarranno eternI

il tuo nome le lodi e gli onori
che il mondo ti deve

Ogni mattina

gioisco

a guardare il tuo cielo
e le sue nuvolaglie

e il suo fulgore scintillante e quieto
che m'attraversa la mente

E ne parlo con Dio

nei gemiti che abbelliscono l'anima
e rallegrano il cuore

nella brezza che investe felice e leggera
sotto i raggi ancora tiepidi del sole

e carezza la mente e i pensieri

dolci nel loro calore

a avvolger le passioni
in pacifici orgasmi

E io mi nutro di essi

Cesare Moceo poeta di Cefalù
Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati

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Cesare Moceo @
Tutti i diritti riservati

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