Nell'inarrestabile frenesia interiore
avrei voglia di guardare tra i gangli
il sorriso sincero dei pensieri
quando la mente vuol raccontare
la dolce purezza della libertà
con i suoi abbracci e la sua luce
candele accese a esprimere speranze
e romanticherie di fiati rivolti al cielo
nella trasparenza del buio profondo
delle notti passate insonni tra i riflessi
della luce oscena del cuore pulsante
Afflizioni stremate nell'imbrunire dei dolori
stelle cadenti tra garriti d'uccelli in volo
e lacrime di perle lacerate
convulse derive di volontà ove sparisce il giorno
orbite vuote a piangere
e aspettare una dolce parola di conforto
E risolvere insieme sottobraccio
tormenti e sorrisi a rifugiarsi
nel "domani è un altro giorno e si vedrà"
sospiri di felicità di quell'attesa
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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