Mi guardo intorno
smarrito
spiaciuto nel mio Essere
sensi di buio e di torbidezze
avvolgono l'anima
insultata dai soprusi del vivere.
E mi sento rotto in tutto il mio corpo
nel continuare a chiedermi il perché
di questi gratuiti tormenti
che m'indeboliscono il cuore
e rendono arido il mio volere
Io
ancora fanciulletto nel cuore
urlo e strillo in terrificanti silenzi
che mi sobbalzan l'anima
ansando afflitto nel mio piccolo eremo
sorretto dall'affetto pel mondo
col terrore nelle membra
reminiscenze di vecchie paure
incollate all'estasi della mente
dalla vivida speranza di luminosità future
nel divenire oscuro del tempo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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