Nascoste tra i sotterfugi dell'indifferenza
ombre sornione ogni dì
raccontano di calzari consumati
nello scalare le montagne dello sconforto
per raggiunger agognati e inutili miraggi
fiori malati umiliati da piogge non cadute
fantasiose passioni di dolori e pazzie
abortite e poi rinate
a raccontare l'aspra realtà della vita
Dura è la condanna che m'hai inflitto
mio Dio
a vedere il mio vivere con occhi diversi
attraverso specchi d'orizzonti convessi tra l'anima e il cuore
a riflettere il mio cantar di rime
al di là delle latitudini dell'odio
E verso lacrime di dolcezza a circuire il sole
e avvolgerlo di silenzi e sussurri
e ancor di preghiere per nuove primavere
nel cui splendore
nuovi germogli d'amore potranno sorridere
a questa ingrata terra
. © ®
Cesare Moceo