Poesia

Io,Torquemada del XXI secolo

Ho imparato
ad aspettare il mio tempo

per infilzarlo
delle giuste risposte

ho imparato
ad ascoltare il mio tempo

per cercar di capir
il perché del suo scorrere

nella diversità che lega gli orizzonti

nell'indugiar
allegramente e con ironia

sulla mia destrezza
di replicare i miei funesti fasti

in uno strano passatempo di pensieri

divenuti tanto arroganti
da voler catturare ogni estasi

E finti merletti
d'abiti mai indossati

cerco d'inventarmi

frasi senza regole

a realizzarne per il mondo
l'intrinseco valore

nel silenzio assordante
dei rumori che esso stesso emana

Approfitto di questo muto sentire
per carteggiare frastagliate pareti

sporche del viver d'attorno

e le mie spalle

là appoggiate

a sopportare tra porpore di rigetto
il peso del ripudio di me stesso
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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