Ho imparato
ad aspettare il mio tempo
per infilzarlo
delle giuste risposte
ho imparato
ad ascoltare il mio tempo
per cercar di capir
il perché del suo scorrere
nella diversità che lega gli orizzonti
nell'indugiar
allegramente e con ironia
sulla mia destrezza
di replicare i miei funesti fasti
in uno strano passatempo di pensieri
divenuti tanto arroganti
da voler catturare ogni estasi
E finti merletti
d'abiti mai indossati
cerco d'inventarmi
frasi senza regole
a realizzarne per il mondo
l'intrinseco valore
nel silenzio assordante
dei rumori che esso stesso emana
Approfitto di questo muto sentire
per carteggiare frastagliate pareti
sporche del viver d'attorno
e le mie spalle
là appoggiate
a sopportare tra porpore di rigetto
il peso del ripudio di me stesso
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
Destrierodoc @ tutti i diritti riservati