Poesia

Leggendo Freud

Assorto a guardare il mare

tra quelle pagine

cerco nelle cantine della mente
fiaschi pieni di versi antichi

"…né più mai tocchero' le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque "

e mi volto a guardare indietro nel tempo

alla mia infanzia

incisa da solchi profondi
su cui è scivolata la vita

Rifaccio qualche passo
su quei vecchi sentieri tortuosi

varcando da intruso
le soglie temibili del viver che fu

a suscitare nel cuore
immediate nuvole di nebbie

che vedo addensate e pronte ancora
a avvolgere il mio presente

con il filo spinato del passato
.
Cesare Moceo Poeta di Cefalù
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