Assorto a guardare il mare
tra quelle pagine
cerco nelle cantine della mente
fiaschi pieni di versi antichi
"…né più mai tocchero' le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque "
e mi volto a guardare indietro nel tempo
alla mia infanzia
incisa da solchi profondi
su cui è scivolata la vita
Rifaccio qualche passo
su quei vecchi sentieri tortuosi
varcando da intruso
le soglie temibili del viver che fu
a suscitare nel cuore
immediate nuvole di nebbie
che vedo addensate e pronte ancora
a avvolgere il mio presente
con il filo spinato del passato
.
Cesare Moceo Poeta di Cefalù
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