Poesia

Rido di me

Rabbrividisco
al pensare ció che diventeró

quando il morso gelido della nuda terra
addenterá il mio corpo

Mi consolo

sognando il filo da torcere che daró
al "qualunquismo della normalitá"

quando esso

incosciente

s'avventerá sulla mia anima

come fosse un'onda improvvisa
che s'abbatte famelica sulla spiaggia

a sommergere le orme dei gabbiani
anch'essi in cerca di cibo

nel piacere allegro e triste

della sua naturale volontá
di cancellarne il passaggio

E rido giá d'adesso
all'eterna illusione del mio destino
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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