Ricordo l'infanzia
e quando la mia età
era una primavera canuta
sempre furente
quando le amarezze
si mescolavano ai turbamenti
quando le mie passioni
vivevano di rabbie
nel lutto della vita
E perdonatemi
se vi porto in dono
queste mie tristezze
non ho vergogna
dei miei Natali ciechi
né del desiderio
che ho adesso
di non coprirli d'oblìo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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