Poesia

Re buffone

Bandito ed esiliato
per mia scelta,
rinchiuso nella prigione
del mio spirito,
dopo aver constatato
che dovunque camminassi
attorno a me
trovavo malvagità,
falsità,egoismi,
per quanto
comprendevo questa realtà,
non riuscii mai
ad escludermene completamente.
Non ho mai
versato lacrime
senza alcun fine
e non sono mai stato
contagiato da tutto questo;
ora,spesso,mi ritrovo
a radunare
tutti i miei pensieri
e mi accorgo
che niente è come prima,
che forse
il mio tempo
da re buffone è passato.
Ma non mi aspetto
che qualcuno mi aiuti
a raccogliere
i pezzettini del mio vivere,
lasciati per aria
dalle mie tempeste,
accolgo
le mie colpe con fierezza,
convinto
di non essere stato mai
ciò che non ho voluto.
E così alcuni anni fa
ho deciso di diventare immortale
anche se non saprò mai
quali emozioni saranno calcolate
contraffatte dal mondo
nel mio artigianare le parole
e ho pensato
d'accettare tutti i brutti commenti
che nel loro essere
possono risultare
bei complimenti al cuore,
felice di non essere
ancora in scadenza d'amore.

Cesare Moceo poeta di Cefalù
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