Poesia

Rannicchiato in me (A Luca Agostini)

Soffia brontolando il maestrale

diffondendo nell'aria
cristalli di sale e speranza

mentre io

con lo sguardo perso
tra i bianchi marosi

e con i pensieri

che nel riflettersi al dire

emanano qualcosa
che stona con la loro stessa essenza

rimango silente e avvilito
a respirar istanti d'opportunità perdute

rannicchiato in me

nello spessore di giorni estranei al vivere

con l'intimità lanciata nel regno irreale
di un futuro a colori

sconfitto conforto

a cercar di salvare l'anima
da sofferenze e patemi

e con struggimenti feroci
esclamar meraviglie
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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