Poesia

La mia fede

Brezza

che nel tuo spirar
divieni vento impetuoso

soffia forte nella mia coscienza

togli la coltre di polvere
che offusca ai miei occhi
la speranza

e

come le fate
che indossano abiti lunghi
per nascondere le deformità

vestimi d'innocenti guizzi luminosi

a farsi strada
tra le ombre della mia senilità

fa che le mie albe
non rimangano inutili risvegli

nel riflesso dei turbamenti

avviluppati nell'inquietudine
delle paure interiori

E' tempo di andare

e ancora echeggiano nel cuore
i miraggi della gioventù

mentre le campane dell'anima
suonano a festa

nelle chiose confuse della mente

a impormi questo sacrificio
quale penitenza dei miei peccati

averti raccolta e coltivata
appena partorita dal Cielo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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Questa riflessione l'ho abbozzata qualche giorno prima d'essere operato al cuore nella paura che potessi non farcela e con la speranza che accadesse…il mio miracolo(come poi è avvenuto)

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