Tetre imprudenze
miste a sprezzanti noie
sprizzano veritiere
da sguardi fugaci
defilandosi quasi furtivamente
tra mormorii di voci
e tramestii di passi
Luci intermittenti
al limite dell'oscurità
comunicano alla calca scarlatta
la violenza di odiose nature
che nasce e cresce
dimenandosi nelle stupefacenze
sfatte d'indegnità
riflesse su visi abbronzati di veleno
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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Poesia