Poesia

Vecchio scorcio (la mia non dimenticata infanzia

Desideri di quiete mi conducono
verso antiche "vanedde" poco conosciute

a ricordarmi del vecchio scorcio

dove ho vissuto e vivono ancora
uomini emarginati alla vita

isolati

lontani dai sentimenti

Facce insignificanti
truccate d'inerzia

pallide e inespressive

con l'aria d'eterna sofferenza
di cui se ne vede la pena

d'angustie e d'angosce
patimenti di sconforto

di pidocchi a colazione
e giorni a mezza pancia

sazi di rimpianti e speranze

Ecco io vengo da quell'intimità
e…non lo dimentico
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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