Privo di idee e senza estro
raccolgo in me
labili pensieri
che in questi giorni d'autunno
giacciono disseminati tra le dita
con il proposito voluto
di cancellarli dagl'inchiostri
nello spasmo interiore
di crederli senza sostanza
Ininfluente in me stesso
e sofisticato nel dire
mi trasformo in qualcuno
già predisposto in apatie
e alterazioni d'umore
renitente ai piaceri
senza che per questo
il mio equilibrio voglia
in qualche maniera risentirne
E nelle sconfitte subite
nei miei vaneggiamenti occulti
resto testimone casuale
di ciò che ho creduto
di essere sempre stato
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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