Fin da quando cominciai a scrivere
mi accorsi che i miei giorni
divennero ognuno
un'esperienza affascinante
nella ricerca del mio Essere
in quanto uomo
nell'esplicitare la mia vita
per quella che era
Mi sento ora simile a un rifugiato
quando mi vedo pubblicato in libri
invecchiato tra quei versi
dove non è stato mai facile
trasmettere le mie emozioni
la necessità intensa della mia intimità
di esprimere al mondo
le sue paure e i tormenti
e questo
a rifletterci
ancora mi ghiaccia l'anima
Sarebbe stato meglio
forse
non scrivere affatto e restare anonimo
giovane per sempre
fermo immobile nel mio pensare
a immaginarmi nei miei silenzi
perché a volte il silenzio
vale più di mille parole
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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