Provo a portare sù i miei limiti
dando più importanza al perché
e non al come dei pensieri
pur nel potere della rinuncia
anteprima certa del loro successo
nella mia arte solitaria
che tale più non diviene
nel dire dei miei versi
senza che essi stessi
ne rimangano accecati e afoni
Ricordare soffrire subire
muri entro i quali mi muovo
nella volontà d'oltrepassarli
son soavi piaceri
che nutron il mio amar quotidiano
e innalzan a vette
di sublimi aspirazioni
la nostalgia delle mancanze
che ricordano attimi di felicitá
E sospiri d'affanno spargon pianti
senza rispetto di moneta sonante
tra tuoni ancestrali e rifugi di canti
ninnenanne a zittire il silenzio
di chi nel tempo se n'é lavato le mani
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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Poesia