Mi domando spesso
come faccia io a vivere ancora
delle mie piccole abitudini quotidiane
tra molti libri
pochi amici e qualche scompiglio
nonostante il gusto delle provocazioni
che la vita mi serve al tavolo della mia età
sia divenuto piatto insipido del digiuno
che l'anima accetta passivaMente
quando mascherata di interiorità
si mette essa stessa
nel disagio della vergogna
Mi chiedo anche che senso abbia
andare oltre il mio sapere
nel masochismo di cacciarmi in seri guai
per questo motivo
E confesso la mia malattia incurabile
di mischiare l'inchiostro
con il mio onore e la mia dignità
Ecco…questo sono io
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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