Bocche tremanti
facce sconvolte di volti stanchi
livide
che chiedono aiuto ai pensieri
idee strane
a accomunare uomini
desiderosi di piacere
senza servilismo
a misurare i vuoti di cuori
mai colmati d'amore
E non s'odono più i pianti
con i loro pargoli a tacere
avvolti in fasce
che sanno di fame
sotto il cielo
colorato di macchie scure
a zittire gli uccelli
E negl'incerti dei giorni
arrossire di vergogna
affaccendati di silenzi
volgendo gli sguardi in su'
a implorare la voce di Dio cantare
a quelle mani che seminano la pace
"possa la stupenda terra vostra
cullarvi come madre al figlio
possa il vostro mare
sussurrarvi parole d'amore
e la vostra compagna avvolgervi
nel suo eterno calore"
.
Scritta a quattro mani
da Antonella Chelidonio e Cesare Moceo poeta di Cefalù
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