Che bello lasciarsi alle spalle
l'opprimente caldo d'estate.
Riaprire la porta di legno
che conduce alla stretta mansarda.
Che bello sentire dal tetto
non più l'ardente meriggio,
ma il fresco tepore serale
e una finestra che sbatte.
Che bello chiudersi dentro
e dare vita ai versi dell'io,
mentre la pioggia bussa sui muri
e muoiono le foglie dagli alberi.