Schiaffeggia il grigior del dì l’epidermide
all’orizzonte il viperin ghigno odesi
di ventagli di irraggiungibil senso
di parole profane consumasi il rotolar
verso pendii di irreversibili fallimenti.
Ribelli giganteggian sussulti di mare
là ove dello sperar l’icastica spazialità
guisa assume di velenoso motteggio;
realtà e linguaggio
quali affilate durlindane spumeggiano
a esser feroci e indomabili fenici vocate.
Scienza mai urlerà del saper comprimer
la sfuggente, camaleontica oggettualità
in morbide coperte di ben congegnata sintassi;
verità tutto è nell’ostendersi
e nulla nel comprendersi.
Poesia