Nefasto il tempo in cui il grido della terra
si perde nel limbo dell'indifferenza
Voci afone di un plumbeo presente,
dissonanti lamenti di perdute virtù.
Ammantato da una corazza ossidata,
privo di difese,
il pianeta geme satollo di veleno.
Cicatrici di ferite insanguinate
tracciano solchi permanenti nel futuro.
L'umana meschinità,
con diritto acquisito,
lascia indelebili segni del suo egoismo.
Esaurito il tempo ,
stanco d'ingerenze perpetrate ormai da atavica conoscenza,
richiama le sue armate a difesa.
Bizzarre rappresentazioni di future catastrofi,
avvisaglie di una ribelle natura
ormai stanca di assistere al naufragio della civiltà.
Poesia