Diario

AL TEMPO DEI MAIALI ERAN SOSPIRI 140

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

FABIO GRANDI. " Non ci resta che aspettare e sperare nell'umanità di questi signori,nella loro pazienza e la capacità di un ragionevole dialogo. Personalmente sono convinto che anche il più incallito dei criminali abbia la sua parte di dolcezza
pronta a venire alla luce nei momenti più impensabili,le emozioni umane anche se
costrette a deviazioni innaturali non si possono tenere a lungo ingabbiate in caverne buie e umide,prima o poi ritrovano la loro luce,la loro sorgente da dove scaturisce l'amore.Da parte mia sono fiducioso,potrei mettere la mano sul fuoco come fece Muzio Scevola al cospetto del grande re etrusco Porsenna,senza timore di scottarmi,sono ottimista,lungimirante da sempre,non so perchè ma lo sono. "
Il dialogo andò avanti almeno per un'altra ora,fino a quando non squillò il campanello di casa.Era la polizia che veniva a controllare se eravamo arrivati,ci fecero anche tante domande,molte delle quali identiche a quelle che ci avevano
fatto in questura a Pistoia,prima di andare via ci ricordarono il nostro impegno
di presentarci ogni mattina al comando di polizia.
Anche per quel giorno il contatto telefonico con i rapitori non si verificò,e durante la notte,ancora incubi popolarono i nostri sogni come fantasmi terrificanti che si
divertono a scuotere i nervi degli uomini

Ore 8,30 del giorno 11 Ottobre 1.995.

Il telefono iniziò a squillare insistentemente,fino a quando il signor Grandi non staccò la cornetta per rispondere,dopo un attimo di apprensione il suo viso si
macchiò di un'espressione di stupore e nel contempo di contentezza,al telefono c'era il nostro Olivier Poussin.

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

Leave a Reply