Diario

AL TEMPO DEI MAIALI ERAN SOSPIRI 136

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE O FATTI è PURAMENTE CAASUALE

Pur a malincuore fui costretto a dirgli ni,in attesa del si definitivo legato a l'accordo
legato al relativo permesso delle forze dell'ordine.Il signor Grandi si mostrò a sua volta dispiaciuto e con classici discorsi di circostanza mi confermò che l'invito era sempre valido e che appena potevano ci saremmo potuti recare da lui anche senza il bisogno d'avvertirlo.Telefonai a Mauro immediatamente e lo misi al corrente del
contatto avuto col segretario di Poussin.In comune accordo decidemmo di chiedere
alle autorità competenti i permessi per recarci dal nostro amico a Parma…Per nostra fortuna ci fu accordatosenza troppe storie,il signor Grandi era una garanzia
più che valida,comunque ci posero la condizione di non spostarci assolutamente dai confini di quella città e di presentarci ogni mattina in questura per un controllo
di routine.Anche se a malincuore dovemmo prendere atto di tutto e far buon viso a cattiva sorte…Per modo di dire.Sapevamo di avere la coscienza a posto e quello bastava e avanzava per tranquillizzarci.L'unica cosa noiosa era quella di dover firmare il cartellino ogni mattina,ma era l'unico modo per poter stare vicino al nostro amico Olivier Poussin.

10 Ottobre 1.995 ore 10,00.

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