Poesia

INSOMNIA

Cammino di notte sulle strade rotte della mia città, tra ombre e umidità. In questo degrado respiro mio malgrado il gas avvelenato del traffico dannato che cerco di lenire con il buon odore del tuo effluvio delicato che ho ancora nel palato. Calpesto i marciapiedi con tutti i miei pensieri incollati sulla pelle, che nascondono le stelle. Le luci dei semafori, immobili tedofori, preludono ai pericoli come fari cromatici. Le luci delle strade sono lucciole sospese. Col bavero alzato evito accurato individui solitari, predatori potenziali, portatori di pericoli che si aggirano nei vicoli, esseri abietti come lupi circospetti che annusano il terrore cercandone l’odore, scrutando sguardo e mente negli occhi della gente, sperando di scovare la paura interiore di chi cela dentro l’anima la sensazione amara di sentirsi preda facile e mai un cacciatore! Le mie scarpe morbide divorano le strade e un volume di pensieri, strani e alquanto alieni, affollano la mente fluendo lentamente, bizzarri e tremendi, a volte un po’ violenti… poi sorrido dentro me per queste pazze idee che riavvolgo come un nastro dentro il mio cervello. Vorrei saper volare ma continuo a camminare in modo indefinito, in un percorso sconosciuto, poi lontano, inaspettato, forse un po’ desiderato, il chiarore di una luce e l’eco di una voce, sorge una speranza che riduce la distanza, è un soccorso improvviso la luce del mattino, è un respiro profondo che arriva nel momento in cui finisce l’aria in questa notte visionaria. Dissolvo i miei pensieri, fantasmi fluttuanti che fuggono nel buio, che trovano rifugio dentro la mia testa ora fresca e desta. Il cielo schiarisce, la nebbia svanisce. Qualcuno si avvicina, un ubriaco mi spintona e biascica parole, mi vuole fermare, non ho voglia di ascoltare, tantomeno di parlare. Vedo in un viale la luce di un locale, l’insegna luminosa traccia la mia strada, freschi sorrisi e avventori indecisi, le voci cristalline suonano argentine, sono buona melodia che dispensano energia come il nero caffè che mi scalda il cuore, che sorseggio lentamente per aprire la mia mente…

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