Tu che d'amor intriso dimori
oltre la dimension d'ogni dimensione
l'uomo, il so, mai nel carcer suo lascerai
dei laceranti limiti della sua comprensione.
tu ch'a sfidar d'amor le frontiere m'esorti
perch'io sempre un uomo scorgami migliore
nell'ineffabile tepor di soleggiati raggi
strenna ci fa della certezza delle tue parole.
padre Nostro
quando per man ci sveli
la real nostra identità
d'anime in ricerca, solitudini in fier e malfermo cammin
in ogni orazion il guardo tuo cerchiamo
che qual matita colori 'l nostro destin.
tu che sempre bambini ci serbi
che lungo immacolati prati corron de' lor giorni
voce fa che siam e sostegno di chi ogne cosa ha perso
spalla su cui gemer, speme oppur ricordo.
l'indelebil solco traccia in noi di novella fratellanza
ch'al ragazzo giunga che sol piange in una stanza;
tu ch'in braccio alla luna scruti i diari nostri ribollenti
e l'incenerirsi di tanti amor innocenti
fa t'imploro che l'iridi nostre cos' profonde sien e incantate
nell'incontrar le strade che per noi hai preparate;
in quella celeste volte ch'aroma ha di lontano
il divin tuo candor risplende così umano
impronte siam che devono inventar e reinventare
per scacciar i fantasmi del morire.
ma se l'ali saprem trovare per librarci verso te
niun uomo schiavo più sarà ma soltanto re.
tu ch'ora udendo stai cotal mio disiarti
che chiamar non osar voglio poesia
tu che sol preservarmi sai
dall'incandescente risucchio di follia
perdonami s e' possibil ti sia
per ogni dì in cui ti fui lontano
tuo traballante ma sincer cristiano.
Poesia