Gemiti incandescenti
fantasie che nervose echeggiano
tra le carceri di pungenti orifizi,
nel venerarsi tremante dell’annientamento.
sinfonia da gelide astrusità graffiata
è questo foglio macchiato di poesia
giostra di affastellate divagazioni
in rigonfiamenti d’ alchemiche attese.
di compiaciuta ubriachezza divaga
del decomposto scrivere la man
fino all’avvolgente fiumana
dell’esprimersi sanza esprimersi.
sogghigna il dileggio delle ore
nell’incomprimibil aggressione
d’ inesplorate vastità.
agitasi su labbra che soffiano sangue
il confuso,
lacerante ruminare
sui prati di maleodoranti verità.
un’esistenza possiedo per comprendere
che nulla si può comprendere
irriverente l’amor si dondola
su fogli che l’impossibile rigurgitan.
altro non resta
ch’ a bucoliche anamnesi avvincersi
che dall’impolverata fonte zampillan dell’onirico
velleità d’una prisca morbidezza
ormai umiliata e rattrappita.
Poesia