La ove il cor d'agreste sembiante ha veste
e 'l parmigian echeggia insiem col vino prelibato
lume elevò ed elevasi di sonorità pure
ch'il cosmo carezzando ne fendea le paure.
adagiasi Roncole su inebrianti campi
che fin da mane bacia del contadin l'amore
e da virgin matita l'opra compiesi
di soavità ammantata non men che di furore.
dodecafonico librasi il divin slancio
d'"Aida" a "Nabucco", da "Falstaff" a "Forza del destino"
e fin a spirti giunge pur lontani
con la fierezza di "Vespri Siciliani".
così giugne all'uran 'l delicato suono
che guisa reca di sogno ed eziandio di dono
solenne austero ma talor sbarazzino
su ardenti cocchi di piano e di violino.
e or come ier "Va' pensiero" qual preghiera
ch'il verdian genio in armonia espresse pel vita intera
fior de' fiori e al tempo germoglio
dell'indomito, inscalfibil italico orgoglio.
Poesia