Lunedì 10 settembre 2.018
sulla statale 66 per Firenze
c'era un traffico indescrivibile
con continue interruzioni
causa manutenzione manto stradale,
allacciamenti di fognature e altro
che rendevano la mattinata
ancora più caotica.
Sono arrivato a destinazione
quando il sole era già alto
ed era un solleone,
nonostante alle ore 6,30
fossi già pronto per il fronte,
per la mia dose mattutina di stress.
Una lotta continua per sopravvivere
sopraffatto dalle ingiustizie continue
che la società impone
a tutti i poveri diavoli che lavorano
o cercano di lavorare
per mantenere una parvenza di dignità
che non uccida piano piano
come veleno diluito per prolungar l'agonia…
Schiavizzando la vita e togliendo quella dignità
che cerchiamo di tenere
con la testa fuori dall'acqua
per non farla annegare,
e togliendo la voglia di continuar
a fare l'asino da soma
per un nulla di positivo
che toglie l'allegria e il sorriso…
Per un nulla di positivo
che il divenire riserva
ingabbiando le emozioni
e facendoci sentir ebeti come coglioni…
Dove la speranza e la libertà
sono sempre più rare,
lucenti come stelle ma amare.
Poesia