Cadono come foglie morte
le parole accorate del santo padre
Francesco…Raggi di sole
sorridenti che non trovano sorrisi,
imprigionati da un cielo plumbeo
fra nubi cenerine
che facendo attrito fra loro
scatenano immane energia
incontrollabile sulle campagne
prive del colore della vita…
sulle città che non riescono a raggiungere
quel sorso di vita
che dona respiri sereni,
quella tranquillità che permette
sogni privi di incubi
e un risveglio lieto
che riesce ad apprezzare
il cinguettare di un passero,
l'inizio di un nuovo giorno
che avrà i suoi alti e bassi
ma tanta voglia di impegnarsi
per fare meglio ed essere considerato,
apprezzato per la propria semplicità…
Su l'essere umano
che ha perso la percezione dell'amore,
del colore che fa fiorire le emozioni.
sono rimasti in pochi i fortunati
che riescono ad apprezzare
un nuovo risveglio,una nuova alba della vita
che permette di continuar a sognare.
Sono rimasti in pochi i fortunati
che si emozionano alla vista
di un tramonto sul mare,col sole infuocato
che scende piano piano
da un cielo vermiglio e roseo
ingentilito da l'oro del sole
che incravatta il blu del mare
fra riflessi ricchi di stelle
di afflati di meraviglioso
che corrono verso il confine del cielo.
La coscienza è indottrinata da ideali
che fanno l'interesse di poche persone
e mettono sul rogo il plurale dell'umanità,
c'è incapacità di distinguere
fra razionale e irrazionale…Inganno
che con melliflui murmuri
promette mari e monti
per lasciare sulla sua strada
insoddisfazione,emozioni impietre
che tolgono gli ultimi respiri di dignità
a l'esistenza che diventa grigia,
piena di ombre che intimoriscono
la ragione…
la speranza di un domani migliore
dove si capisca l'importanza di essere vivi,
l'importanza del rispetto e della solidariettà
che tolga le disuguaglianze
e permetta a tutti col cuore sereno
di riconoscere un bel tramonto
sul mare.
Poesia