Poesia

La regina della notte

La regina della notte,
con amore posa 'l guardo
ricco di riflessi metallici
ove 'l color s'è intristito,
argentei boccoli che ingentiliscono
il nero de' suoi occhi profondi
dando sollievo
a chi ancor
apprezza la bellezza della vita,
degli innamorati
che si sussurrano frasi d'amor,
promesse che colpiscono il cor
donando la felicità interiore
che nessun oro potrà mai comprar.

Fuori fa freddo,
si sente il fraseggiar del vento
che scuote le fronde
e bussa con impeto alla finestra
come se volesse entrar nella camera
per far baraonda.
I pensieri si accavallano
riportando in auge
le emozioni della giornata,
forti
che hanno ostentato in parte
dolore profondo
vedendo un ragazzo giovane
bello e prestante
con gli occhi bassi,tristi…
accanto a lui seduto su l'asfalto
un cartello con scritto
" Sono un ragazzo di strada. "
Sono rimasto profondamente colpito.
Per un istante mi sono immedesimato in lui
e ho provato sconforto,
molto sconforto,
mi sono visto colpito a morte nella dignità,
costretto a chieder la carità
con un piattino accanto a me
e con neanche la forza di dire una parola,
con la voglia di piangere
guardando i piedi che pestavano l'asfalto
e udendo i brusii della gente,
incomprensibili
come se stessero parlando una lingua
diversa dalla mia,
e a un certo punto non udivo
più niente,non vedevo più niente
sommerso dalle lacrime di una dignità
che era volata via con la mia vita,
i miei desideri,
le mie ambizioni,
tutti i buoni propositi
conservati nello scrigno delle cose belle.

Fuori fa freddo,
i tumulti del vento insistenti
scuotono le stecche dell'avvolgibile
mentre i pensieri si accavallano
riportando in auge le emozioni della giornata,
sorsi di vita che si offrono
per dissetar respiri di melanconia
che riaffiorano nella mente
come pesanti macigni che ostruiscono
la via della felicità
che conduce nel paradiso tropicale della gioia…
Sorsi di vita che lottano con il cuore
e con i denti,
mentre l'incoscienza prende il sopravvento
appannando i sensi
e cercando di porre rimedio…
di riportare un calice di sole
alla bocca dell'assetato
e negli abbagliati azzurri dei cieli onirici
che danno ristoro e tranquillità interiore,
nuove emozioni che fanno dimenticar
l'apatia di una mente disturbata
dagli afflati di incoscienza
che rubano la felicità altrui…
La dignità.

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