Dolce, appagato ostaggio
di mani addestrate a stupire,
che digitazioni di dispettosa,
eppur carezzevole illusione,
si scorgono ogn’ra infuocate demiurghe.
Eccovi
moto instancabilmente perpetuo
di carte che frusciano
al docile richiamo di falangi complici
prestigio ch’a truccarsi dispettoso s’adopra
del nome mai svelato di poesia;
sim sala bim
onomatopea sempiternamente fulgida
d’invenzioni ribollenti,
magie che guisa possiedono
di preghiera tenue ma fiera
alla scienza dell’inconsueto.
Freschezza di inviolabili bimbi
Hanno questi conigli sbarazzini
Che dal cilindro emergono
ad atavico fascino s’abbevera
stupefacente e arcano
l’illusionismo di un fendere
che mai sarà real fendere
divini corpi di assistenti
racchiuse in un rilucente baule.
qui siamo e resteremo
sul palco indiavolato e amabilmente vergine
a invitar a cena di fantasmagorie mai cesellate
voi e lo stupore che ci è padre e figlio.
Sim sala bim
su velivolo di fantasia incantata si vola.
Poesia