Lungo il declivio,
nel passo alacre
mormorava il pensiero
con la delicata armonia
di dolci note d'arpa
suonate divinamente
da Euterpe.
Il vento discreto
cullava le foglie morte.
Riede da l'orizzonte
un barbaglio di luce,
radiosa veste
nel grigno grigio
che promettea temporale,
l'occhio disavvezzo
strizzava le palpebre,
livido ostentava stupore
e un afflato di speme
ch'apriva 'l cor.
Immote rimembranze
cingevano prodromi
di desii repressi
dissolti d'incanto
in quell'attimo radioso,
l'inaspettato istante
promettea ciel aprico.
( Fermi ricordi
adornavano sintomi
di desideri repressi
dissolti d'incanto
in quell'attimo radioso
che apriva il cielo
al bagliore diboccoli d'oro
che dissolvevano
i nembi minacciosi
che ingrigivano l'aria. )