Parola di re!
Due grandi laghi il cuore della vita
la roccia nasconde il Grande Padre
rinato a valle fra argentei flutti
nell'arida sabbia bruciata dal sole.
La cuspide dell'obelisco
ospita la Fenice della prosperità
buon presagio di anni d'abbondanza
è fertile la terra guarita dal limo.
L'arcano delle stelle dorme sonni tranquilli
l'austera sfinge vigila protegge la conoscenza
lungo il Nilo il divenire sorride
è fertile la terra guarita dal limo.
La stele di granito è protesa verso l'universo…
Un raggio di sole si è fermato nel tempo
promemoria di un attimo propizio eterno…
Infuocato è il deserto nasconde nel ventre la vita.
Dimore millenarie ardono nel silenzio
custodi del sapere nella pace della regola,
nessuno può accedere ai misteri arcani
muri spessi garantiscono stabilità
protezione dai curiosi.
L'ego e lo spirito convivono
maturano la ragione
la negazione avrà vita dura con la coscienza sveglia,
gli aghi del dolore si spuntano
al contatto col burro,
non si ostenta nell'acqua il riflesso dell'anima.
Alberi di papiro e di loto sorreggono il mondo,
Abu Simbel si è innalzato verso la luce solare.
Nel tempio di seti 1ad Abido riposa Osiride
assistito dal figlio Horus.
La stele di granito protetta dalla fedele Sfinge
mostra i geroglifici di una civiltà atavica
chiude la porta della scienza celata dal silenzio
opportuno e da l'oscurità,la riaprirà in tempi maturi.
Horus è stabilmente in possesso del regno di Osiride
protegge il mondo dall'alto di una regola giusta
Osiride è libero di partire con la sua nave stellare
verso alti cieli nel Duat oltretomba cosmica,
Orione attende il figlio.
Il fertile limo del Nilo copre la sabbia rovente
le grandi inondazioni sconfiggono gli afflati della morte,
i sogni di una civiltà evoluta vengono lavati nella gloria
nella ricchezza di una spiga di grano baciata da l'oro del sole,
nell'amore che si veste del suo abito a festa
nel rispetto
nell'onorar la donna come pari diritto dell'uomo
nella libertà e nell'uguaglianza,
nell'impegno di tante mani
per aiutar il singolo
perso nell'oscurità
di una notte
senza luna.